Progetti per l’estate: infradito e macramé

D’estate sono praticamente un “must”: dentro e fuori casa, in piscina, sulla spiaggia, ogni occasione è buona per indossare le infradito. Pratiche e confortevoli, ce n’è davvero per tutti i gusti: da quelle più trendy e di marca, alla versione base della ciabattina da mare.

E, anche a partire dal più semplice dei modelli, non ci vuole poi molto per personalizzarlo in poco tempo e con un po’ fantasia; potrete così sfoggiare le vostre infradito, modello unico!

Per iniziare ci serviranno:

– un paio di infradito di gomma – e più saranno economiche, maggiore sarà la soddisfazione alla fine…

– un cordoncino tipo “coda di topo” o simile (andrà bene anche un filato abbastanza consistente, come quello che vedrete nelle foto, che è il classico filo di cotone usato per gli amigurumi)

– forbici

– pinzette

Foto 1
Foto 2

Per prima cosa tagliamo circa 7 metri di cordoncino, che suddivideremo in due parti (foto 1). In corrispondenza della metà del filato, formiamo un cappietto (foto 2) e, aiutandoci con le pinzette, passiamolo al di sotto della suola, fermandolo ad uno dei due punti di ancoraggio del laccetto, quello sinistro (foto 3 e 4).

Foto 3
Foto 4

Giriamo la ciabattina e cominciamo a lavorare con i due fili che escono dalla base del laccetto, posizionati in modo diametralmente opposto, uno a sinistra e uno a destra. Prendiamo la matassina alla sinistra dell’infradito, formiamo con filo una specie di semicerchio e andiamo ad appoggiarla alla nostra destra (foto 5). A questo punto prendiamo l’altra matassina, la passiamo al di sopra del primo filo (foto 6), poi sotto il laccetto sinistro, per farla infine uscire all’interno del semicerchio fatto all’inizio (figura 7). A questo punto tiriamo le estremità dei due fili a formare il nostro primo nodino intorno al laccetto (foto 8)

Foto 5
Foto 6
Foto 7
Foto 8

Nel passaggio successivo invertiamo il movimento: prendiamo la matassina che si trova a destra, formiamo una specie di curva, che poi stringendosi alla fine andrà a fare da cappietto, e la portiamo a sinistra della ciabattina (foto 9). Adesso facciamo passare il filo dell’altra matassina al di sopra del primo (foto 10), lo passiamo al di sotto del laccetto dell’infradito per farlo uscire, anche in questo caso, all’interno della curva-cappietto disegnata con il primo filo (foto 11). Tiriamo entrambe le estremità a formare il secondo nodino e, aiutandoci anche con le dita, cerchiamo di posizionarlo, il più vicino possibile al primo, evitando di lasciare spazio tra i due (foto 12).

Foto 9
Foto 10
Foto 11
Foto 12

Tutto il lavoro proseguirà alternando gli incroci in questo modo.

Arrivate a metà, dovremo avvicinarci al massimo a ridosso del laccetto infradito, per poi proseguire sempre con lo stesso movimento (foto 13, 14 e 15).

Foto 13
Foto 14
Foto 15

Una volta completata la copertura, tagliamo i due fili lasciando una lunghezza di circa 10 cm, in modo da poter lavorare comodamente; poi, aiutandoci con un ago, li passiamo al di sotto della suola per annodarli intorno al secondo punto di ancoraggio (foto 16).

Il rivestimento che abbiamo così realizzato farà da base alle nostre decorazioni: con ago e filo, potremo ad esempio andare a cucire delle perline (foto 17) oppure, con un fissatore a caldo, attaccare degli strass (foto 18) o ancora dei bottoni… insomma, qui potrete sbizzarrirvi con il vostro gusto personale!

Foto 16
Foto 17
Foto 18

Un altro modo per decorare le nostre infradito è quello di inglobare delle perline durante la lavorazione che abbiamo appena visto. In questo caso, prima di iniziare gli incroci, dovremo infilare un numero sufficiente di perline nel filo di una delle due matassine (io ne ho usate 25, 12 per parte più una centrale).

Dopo aver lavorato all’incirca 20 passaggi alternati (10 più 10) nel modo appena illustrato, si tratterà semplicemente di lasciare scivolare una perlina così da farla rimanere chiusa all’interno del consueto nodino (foto 19 e 20). Nella decorazione che vedete in queste foto, ciascuna perlina è intervallata 3 passaggi normali (foto 21). Per una migliore comprensione dell’esecuzione vi rinvio al brevissimo video alla fine dell’articolo.

Foto 19
Foto 20
Foto 21

Questo il risultato a lavoro finito: una bella differenza tra il prima e il dopo! (foto 22)

Vi è venuta voglia di mettervi all’opera?

Foto 22