Speciale Natale – Le origini della ghirlanda natalizia

Appesa a porte e portoni, è lei la prima a darci il benvenuto sulla soglia di casa e ad accogliere festosamente i nostri invitati e, se ormai sono in molti quelli che la utilizzano tutto l’anno come fuori porta in tema con ogni stagione, è proprio in questo periodo che la vediamo vestirsi di tutto il suo splendore a rallegrare l’ingresso alle nostre abitazioni.

La sua origine è avvolta dall’immancabile velo di incertezza che accompagna le tradizioni più antiche. Sappiamo che già in Egitto la ghirlanda, simbolo di vita, adornava i partecipanti alle cerimonie ufficiali; in Grecia, nei giochi di Olimpia in onore di Zeus, la testa degli atleti vittoriosi veniva cinta da una corona di ulivo poi appesa anche sulla porta di casa per indicare la vittoria conseguita; a Roma, corone di alloro erano indossate da imperatori e, come segno di onorificienza, da poeti e condottieri vincitori nelle grandi imprese militari.

Presso le popolazioni germaniche precristiane la ghirlanda, oltre a rappresentare un simbolo di buon auspicio, era utilizzata per mitigare il buio dei mesi più freddi, aspetto che accomuna molte decorazioni natalizie di origine nordica. C’era, infatti, l’usanza di riunirsi intorno ad una corona di bacche e rami intrecciati, al cui interno venivano poste quattro candele per illuminare l’abitazione fino all’arrivo della primavera.

La sua forma circolare, a rappresentare simbolicamente l’infinito, l’intreccio di ramoscelli ricavati dalle piante sempreverdi, segno del perdurare della vita anche nel periodo invernale, e la luce delle candele a rischiare l’oscurità, possono facilmente spiegarne l’utilizzo in chiave religiosa in epoca cristiana, fino a farne un vero e proprio simbolo della tradizione, nella forma della corona dell’Avvento. Sia nel suo significato più strettamente religioso che come semplice elemento di buon augurio, utilizzata come fuori porta, appesa sul camino o su una parete, o infine posta al centro della tavola imbandita, è ormai innegabile che la ghirlanda rappresenti a tutti gli effetti uno dei simboli del periodo natalizio.

Minimalista, o estremamente ricca, per realizzarla, possiamo avvalerci dei più svariati materiali, e in base ai nostri gusti renderla glamour e in linea con le tendenze del momento, oppure più tradizionale ma sempre attuale.

Poteva allora mancare una nostra versione? Tralci di vite intrecciati, adornati da una rete in policotone, la cui trama ne lascia comunque intravedere la bellezza, e arricchiti da pigne e decorazioni in feltro. Il tutto nelle tonalità chiare del beige e del panna ad attenuare il colore scuro della vite.

E voi, avete già scelto la vostra ghirlanda o fuori porta con cui dare il benvenuto alla stagione natalizia?